Su Nani, Montagne e Pensieri...
About Me

About Me

Non si può controllare tutto.
E il mondo è talmente impegnato a girare, che non ha tempo di badare a cosa faccio io.

Penso sempre a quando qualcuno leggerà quello che scrivo, a cosa potrà pensare, a che immagine potrà farsi di me.
Poi ricordo alla mia mente che il mondo è troppo impegnato a girare e non ha tempo di badare a quello che faccio io.

Cercavo un luogo dove scrivere, perché mi riesce bene scrivere, quasi come fotografare o far km.
Scrivo per gli altri, ma mi muovo sempre all’interno di recinti predefiniti, temi precisi con l’obbligo di rispettare un senso logico e una narrazione coerente. Quando cammino invece, all’incirca dopo i 25-30 km, la mia mente comincia a liberarsi, sudata e appagata, comincia a produrre pensieri, idee, immagini, parole.
Mette in ordine frasi, concetti, scrive. Sì, scrive da sola. Senza le dita, ma mentre i piedi vanno lei scrive e io l’ascolto.

Tutto quello che lei produce sotto l’effetto dei km dovevo salvarlo da qualche parte, un luogo sicuro, dove la porta fosse aperta ma non troppo, dove chiunque possa entrare a sbirciare senza pretese e solo se ne ha voglia. Un luogo senza regole, un contenitore senza coperchio, dove tenere traccia di ricordi, emozioni, ansie e altre cose belle.

Mi chiamo Ylenia, la penna è mia e il contenitore ha preso il nome di quell’essere che mi accompagna nei km che faccio: Nanostronzo perché è NANO e STRONZO.
Non perché suoni bene, che poi suona anche bene. Il Nanostronzo è la mia ombra da ormai un pò di tempo e probabilmente è l’unico che ha realmente ascoltato tutto quello che la mia mente ha prodotto mentre i miei piedi andavano.

Quello che sono non lo so nemmeno io.


Seguo sentieri diversi dalla classica via e mi sono allontanata volutamente da ciò che ci si aspettava da me. Mi reinvento continuamente e continuamente mi metto in situazioni volte solo a testare se posso farcela o meno, lamentandomi e dimenticando che tutto quello che faccio lo scelgo io, dopo attente analisi e ore passate a valutare cause e conseguenze.
Razionale, caparbia, ostinata, testarda. Odio le seggiovie e tutti quei mezzi che ti portano in alto senza fatica. Sono curiosa, molto curiosa: se non conosco qualcosa la devo imparare, sviscerare, cercare, scoprire e apprendere è uno di quei canali che la mia mente usa per comunicare con il mondo e con il prossimo.

Quello che faccio invece lo so.

Fotografo, scrivo, creo cose, invento cose, gestisco progetti. Mi mangio le unghie, metto in ordine le gomme negli espositori in fila all’autogrill, odio le cavallette giganti e non so uccidere le mosche. Faccio km, amo la montagna ma soffro di vertigini. Da poco pedalo. Ho scoperto di poter fare 80km a piedi con un pò di dislivello senza morire.